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Gli artisti dell’Opera del Sichuan in scena a Firenze su invito dell’Istituto Confucio

Publication date: 10.12.2009
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Al Cestello, su invito dell’istituto ‘Machiavelli-Capponi’ e dell’Istituto Confucio della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, vanno in scena gli artisti della compagnia teatrale cinese dell’Opera del Sichuan. Un’originale iniziativa viene proposta quest’anno dall’istituto Machiavelli-Capponi e dall’Istituto Confucio di Pisa che hanno offerto al pubblico dei ragazzi della scuola “Trasformare i volti”, uno degli spettacoli più importanti della tradizione teatrale cinese, portato in scena dagli artisti della compagnia dell’Opera del Sichuan di Chongqing. Da più di mezzo secolo la Compagnia teatrale dell’Opera del Sichuan di Chongqing è diventata il ponte attraverso il quale la cultura cinese tradizionale si è diffusa nel mondo.
Il Chuanju (opera del Sichuan) nasce nell’omonima provincia del Sichuan, provincia dalle tecniche artistiche uniche nel loro genere. Costituisce una summa delle migliori rappresentazioni tradizionali provenienti da ogni luogo della Cina. Composto da recitazione e canto, comprende gli aspetti più tipici dell’opera attraverso tecniche misteriose e uniche nel loro genere: la trasformazione del trucco facciale in scena, le lunghe maniche che ondeggiano danzando, oltre ad acrobazie e giochi di equilibrio e all’immancabile teatro delle ombre.
«Vogliamo sviluppare il rapporto con il Ministero dell’Istruzione cinese attraverso l’Istituto Confucio che ha sede presso la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa – ha dichiarato l’assessore alla pubblica istruzione della Provincia di Firenze, Rosa Maria Di Giorgi – le iniziative tra scuole possono favorire la conoscenza della cultura cinese tra i nostri studenti così come le nostre tradizioni e la nostra cultura possono diventare patrimonio dei ragazzi cinesi. La modalità prescelta potrà essere quella delle visite e degli scambi presso scuole e università e l’attivazione di corsi di cultura italiana o cinese nei luoghi concordati sia in Cina che nel nostro Paese. Lo sviluppo di queste iniziative rappresenta un momento importante per la crescita civile e culturale e l’incontro tra i due mondi».